E' andata così. Ieri sera, prima di uscire dall'ufficio, dopo lungo tentennamento ho preparato in fretta un foglio che annunciava la scomparsa di Babà e chiedeva aiuto a chi potesse averlo visto e raccolto nel parcheggio dove presumevo di averlo perso. Non volevo farlo, davo Babà per perso e contavo sulla forza dell'oblio di Picci oltre che sulla capacità dei suoi genitori di attirarne l'attenzione su altre cose. Pensavo all'ilarità che appelli come questi a volte suscitano in alcune persone, e mi sembrava tutto inutile, oltre che fuori luogo. Invece ho cambiato idea all'ultimo, neanche so bene il perchè, forse l'eco delle risate di Picci che darei qualsiasi cosa perchè diventino eterne.
Pochi minuti fa si è presentata una mamma con due bambini, il più piccolo con in braccio Babà. Non conosco nemmeno i loro nomi, nè loro sanno chi sono io e chi è Picci. Forse erano più contenti loro di me, orgogliosi di averlo trovato e riportato a casa. Ho detto loro un grazie sincero ed affettuoso, e mi è sembrato che l'idea che Picci avesse di nuovo con sè il suo orsetto del cuore rappresentasse davvero per questi bimbi la giusta ricompensa per la restituzione di Babà.
Sono rimasta incantata.
Pochi minuti fa si è presentata una mamma con due bambini, il più piccolo con in braccio Babà. Non conosco nemmeno i loro nomi, nè loro sanno chi sono io e chi è Picci. Forse erano più contenti loro di me, orgogliosi di averlo trovato e riportato a casa. Ho detto loro un grazie sincero ed affettuoso, e mi è sembrato che l'idea che Picci avesse di nuovo con sè il suo orsetto del cuore rappresentasse davvero per questi bimbi la giusta ricompensa per la restituzione di Babà.
Sono rimasta incantata.
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