giovedì 6 marzo 2008

Aspettando un altro otto marzo

Guardo mia figlia e penso se mai i suoi figli vivranno delle relazioni uomo-donna più umane e civili, se potranno svolgere la loro professione, quale che sia, senza subire ricatti provenienti dall'appartenere alla metà del cielo sbagliata, se potranno decidere serenamente di accogliere un figlio, se potranno inseguire i propri sogni senza limitazioni che non vengano dalla propria autodeterminazione e volontà. Per quasto otto marzo vorrei una "moratoria" universale della violenza sulle donne, o sospensione della scellerata quotidiana applicazione di leggi non scritte, che considerano le donne esseri da gestire, tenere a bada, domare, governare o educare, anche con le maniere forti se serve. Mi sembra un piccolo grande passo verso il giorno in cui ai miei nipoti potrò spiegare perchè tempo addietro l'otto marzo si celebrava la Festa della Donna, mentre la Festa dell'Uomo era celebrata tutti gli altri giorni del calendario.