venerdì 2 marzo 2007

La vita ai tempi del noisette

Mi sono sempre chiesta chi attribuisce i nomi alle sfumature di tono dei colori.
Ai tempi di mammà il beige si chiamava noisette, e non si parlava d'altro che del rosso bordeaux e dell'azzurro carta da zucchero. Poi è arrivato il tempo del grigio canna di fucile (se non ricordo male era più o meno l'epoca della presidenza Reagan) e il verde bandiera, mentre nel frattempo si sono un po' persi il rosso amaranto (che non è il rosso magenta nè il rosso porpora) e il marròn (che non è il marrone testa di moro).
Mi chiedo se esiste il grigio polveri sottili (che sia la versione aggiornata del vecchio grigio fumo di Londra?).

I often wonder who is in charge of finding the right name to colours' shades.
When mom was a girl, beige used to be called "noisette", and everybody happened to deal with colours like red "bordeaux" and blue "carta da zucchero". Then came grey "gun barrel" (it was under Reagan presidency, if I'm not wrong) and green "flag", while red "amaranto" (different from red "magenta" and from red "purple") and "marròn" (a sort of brown lighter than brown "testa di moro") were slowly left behind.
I ask myself if grey "pm10" exists (an updated version of grey "fumo di Londra"?).
(To all english but not italian speaking readers: sorry for this unsuccessful translation effort I'm quite ashamed of).

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