Mi alzo ancora non dormita, rincorro colazione e minimo aggiustamento dei residui della mia persona, borse da prendere, cose da fare, chiavi, la Picci con Babà, l'ombrello, il passeggino, la capottina del passeggino. Penso intensamente a cosa sto dimenticando. A cosa devo fare oggi penserò dopo, strada facendo. Auto, aziono il comando di apertura a distanza con un avanzo di falange, apro la portiera con una terza mano di cui ignoravo l'esistenza, cade la ceratina panna di Picci appena appoggiata sui sedili nella pozzanghera immediatamente sottostante, Picci molla Babà nella pozzanghera accanto. Mi esce un urlo interiore, ma non c'è tempo per star lì a cinquantarla, raccatto tutto, Picci compresa, e parto (per una frazione di secondo mi sembra anche di riuscire ad intuire lo stato di sfasamento che abita in chi è riuscito a dimenticare moglie e figli in Autogrill). In attesa al semaforo più inutile che si siano mai inventati ultimamente per agevolare le code, sotto il diluvio e col riscaldamento acceso penso a cosa ne sarà della mia vacanza al mare la prossima settimana. Arrivo in ufficio, trasbordo Picci al nido, la quale al rituale congedo si inventa dal nulla una scena straziante di amore filiale che stronco obtorto collo con una fuga tracimante sensi di colpa. Corro al lavoro, timbro in ritardo, arrivo alla mia scrivania, appoggio le borse, mi siedo. Un attimo prima di accendere il pc sento salire da dentro puntuale la stessa quotidiana domanda: dove sto sbagliando?
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1 commento:
Non sei tu che stai sbagliando ... è la vita che è diventata troppo frenetica purtroppo! ... bisogna (e si vuole) fare sempre un sacco di cose ... ma sembra che non ci sia mai tempo per fare tutto quello che ci si era prefissati ... e siamo sempre piu' stanchi e frustrati e delusi.
Se ci pensi bene vale anche per le vacanze ... bisogna vedere tutto il possibile ... un continuo tour de force ... ma le vacanze non erano state inventate per riposarsi?
Buona giornata
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